Post

Musicoterapia e gravidanza

Immagine
La musicoterapia in gravidanza è una pratica che coinvolge ogni aspetto della gravidanza, sia esso fisico, emotivo o relazionale. Nel corso dei nove mesi di gravidanza le future mamme fanno esperienza di un corpo che cambia, ed approdano ad un nuovo modo di sperimentare se stesse ed il mondo che le circonda. La gravidanza è un momento di passaggio molto delicato sia per la mamma che per il piccolo, che devono essere aiutati a viverlo nel modo più sereno possibile.  Il parto non è solo la conclusione della gravidanza, ma un momento di passaggio molto importante per il piccolo ( dall'unione con la mamma all'esperienza del mondo) che può essere facilitato dalla voce e dal contenimento materno. A partire dal quarto mese e mezzo di gestazione il sistema uditivo del bambino comincia a percepire i suoni interni ed esterni .  L'utero materno è pervaso da un ricco paesaggio sonoro, il bambino può così sentire: il battito del proprio cuore e di quello della mamm

Musicoterapia ed Alzheimer

La malattia di Alzheimer è un disturbo degenerativo legato, nella maggior parte dei casi, alla senilità, causato da una degenerazione dei neuroni cerebrali. Nei paesi sviluppati, questa malattia ha un'altissima incidenza: i dati riportano percentuali che aumentano con l'avanzare dell'età dal 10 al 30% della popolazione anziana. Le persone colpite da questo disturbo presentano sintomi che vanno dall'iniziale perdita di memoria a breve termine e dell'orientamento, alla completa perdita della memoria e delle capacità intellettuali, e alla comparsa di atteggiamenti paranoidi ed aggressivi, accompagnati spesso da ansia e depressione. La terapia esistente non permette di invertire il processo degenerativo, ma consente di limitare i danni. In questi casi può essere utile ricorrere a pratiche riabilitative e terapeutiche che, prendendosi cura del paziente, possano coinvolgerlo e rinnovare il suo interesse per il mondo circostante e per gli altri. L'obbiettivo di

Comunicazione e linguaggio non verbale

Sebbene siamo abituati a comunicare la quasi totalità dei nostri contenuti mentali attraverso la parola, questa non è l'unico mezzo di comunicazione, e  non è il più veritiero come hanno dimostrato numerosi studi. Si può comunicare anche senza usare le parole ,  utilizzando la mimica del corpo, la musica, la danza. La comunicazione non verbale è una forma di comunicazione molto più antica di quella verbale , come tale manifesta le emozioni e gli stati d'animo molto meglio del linguaggio. Essa diventa vitale in quei casi in cui l'uso della parola è inibito o assente , perchè permette di comunicare i propri stati d'animo e di condividerli empaticamente con gli altri. Elisa Scuderi Musicoterapista e soundtherapist.

Musicoterapia a Catania

La musicoterapia è una pratica terapeutica che si avvale dell’uso della musica nelle relazioni d’aiuto. L’obiettivo della musicoterapia non è quello di distrarre il soggetto con giochi sonori, né quello di annullare la sua condizione di disabilità, ma di creare un contesto nel quale possano manifestarsi le latenti abilità dell’individuo. Bambini che non parlano possono suonare ed attraverso il ritmo e la musica riescono a comunicare i propri stati d’animo più profondi .  Partendo dal presupposto che siano molte e non una sola le intelligenze a disposizione dell’individuo, è possibile, con un lungo lavoro, trovare il percorso attraverso cui ogni bambino riesca ad esprimersi, ed in questo modo sviluppare le proprie abilità.    La musicoterapia può essere utile a scopo preventivo  e  riabilitativo in una serie di patologie. I campi di applicazione della musicoterapia sono: l'autismo, l'Alzheimer e la demenza senile, le nevrosi e le psicosi, le disabilità, i deficit se

Musicoterapia ed autismo

Immagine
" Alcune fiabe narrano di fate che sostituiscono i loro figli con neonati umani. I sostituti essendo figli delle fate sono bellissimi, ma hanno un comportamento strano, assente, asociale come se il mondo in cui vivono non fosse il loro e mostrano un disinteresse totale per tutto ciò che li circonda. Sono soli in mezzo a una moltitudine di persone perché si appartano, si ritraggono quando i genitori li abbracciano, non giocano, non sorridono, non piangono quando si fanno male, spesso camminano in punta di piedi e quando guardano non vedono il punto di interesse, ma al di là di esso. In maggior parte non parlano, altri potendolo fare non chiedono, non ringraziano, non prendono iniziative, altri sono ancora incapaci a mostrare allegria, immaginazione, occupano la mente con azioni ripetitive come recitare per ore ed ore la stessa filastrocca, dondolarsi, mordersi le mani, annusare oggetti e persone, andare in escandescenza per lievi cambiamenti nei luoghi frequentati e altre, tante

Cos'è la musicoterapia?

Immagine
La musicoterapia moderna nasce negli anni’20 negli Stati Uniti e va diffondendosi in tutta Europa e nel resto del mondo dagli anni ’50 in poi. In Italia, conosce una certa diffusione verso la metà degli anni ’70. Il termine musicoterapia è composto da due parole musica e terapia le quali interagendo contribuiscono a definire il concetto di terapia in senso ampio attinente al raggiungimento di una migliore qualità della vita. Interessante il contributo di Lorenzetti che, per cercare di chiarire di cosa si tratta, indica in dodici punti cosa non è la musicoterapia. In particolare, Lorenzetti propone una distinzione netta tra musicoterapia ed educazione musicale, sottolineando che fra gli scopi dell’intervento musicoterapico non sono previsti quelli dell’educazione musicale (progettualità e apprendimento strettamente legati all’alfabetizzazione musicale). Oggi, la definizione di musicoterapia espressa dalla World Federation of Music Therapy delinea gli ambiti di intervent